Andrea Schenardi, spettatore al Concerto di S. Cecilia al Teatro Del Monaco di Treviso (martedì 18 novembre 2025)

Carissima Fiorella, 

martedì siamo stati partecipi di una bellissima serata di musica.  

Il giovane  violinista che hai chiamato ad eseguire la parte solistica del concerto di Caikovskij è davvero bravo. 

Ma quello che più mi ha impressionato, è stata la qualità dell’orchestra – ché tale siete, a dispetto del nome.

Assai bene diretti da Maffeo Scarpis (che si è confermato essere un ottimo maestro concertatore, e che la musica che ha sul leggio mostra di conoscere benissimo, squadernandola con  gestualità chiarissima, precisa e oltremodo funzionale), avete suonato benissimo, sia sul piano tecnico che della centratura stilistica ed espressiva. 

Mi ha piacevolmente sorpreso, in particolare, l’equilibrio raggiunto fra le diverse sezioni dell’orchestra e soprattutto fra quella dei legni e degli archi.

Se ne è avuta ampia e  convincente dimostrazione nella Sinfonia Italiana di Mendelssohn, in particolare, mentre nel secondo movimento del Concerto di Caikovskij è anche emersa una qualità del pianissimo che è cosa nient’affatto scontata e che, se non eseguito “comme il faut” , deprime il tutto, anziché mandare “aux anges” gli uditori, come invece avete saputo fare voi. 

Belli e “giusti” anche gli impasti timbrici e la resa dei diversi piani sonori; ottima la trasparenza del fraseggio, che si è apprezzata segnatamente nelle parti della Sinfonia di Mendelssohn caratterizzate da un uso intelligente e raffinato della imitazione contrappuntistica fra le diverse sezioni dell’orchestra. 

Tutto ha funzionato benissimo. Belle e coerenti le pagine fuori programma (le gustosissima Italiana in Algeri di Rossini e la quinta Danza ungherese di Brahms che valeva quanto un festoso spettacolo pirotecnico “en plein air“). 

Grazie davvero. 


 
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