Concerto canoviano “magistralmente eseguito”: la musica e il tempio protagonisti della Messa da requiem per i 200 anni dalla morte del Canova – Qdpnews

LUNEDÌ, 18 LUGLIO 2022

Serata straordinaria quella del 16 luglio, vissuta da oltre un migliaio di persone sul
piazzale del Tempio di Possagno, con il concerto per ricordare i 200 anni dalla morte di Antonio Canova: evento unico, reso possibile per la convergenza e la sinergia di vari sponsors locali con il gruppo organizzatore.

È stata eseguita la “Messa di requiem in re minore KV 626” di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) da parte della locale corale “En clara vox” e dal “Gruppo d’archi veneto”.

Sullo sfondo, il Tempio canoviano illuminato con giochi di luce dove si sono coniugate musica, arte e luce: linguaggi universali comprensibili a tutti, al di là
delle lingue, delle leggi e della politica.

Esecuzione perfetta da parte di tutte le componenti: orchestra, coro a quattro voci e solisti (Diana Trivellato, Eugenia Zuin, Matteo Bragagnolo ed Enrico Rinaldo). Dirigeva con mano il maestro Davide Pauletto.

La “Messa da requiem” era stata commissionata ad un Wolfgang Amadeus Mozart ancor
giovane ma gravemente malato. Non riuscì infatti a terminarla, perché prima sopraggiunse la morte.

I testi e la loro successione sono quelli delle messe in latino approvate e usate dalla Chiesa in passato, ma ora in gran parte abbandonati. Si va dall’Introitus, al Kyrie, alla Sequentia con il maestoso inno medioevale del Dies irae, all’Offertorium, al Sanctus, al Benedictus, all’Agnus Dei, alla Communio con il Requiem.

Si tratta di un concerto profano che può essere rappresentato in qualsiasi teatro, anche in una chiesa, ma non come supporto alle celebrazioni. La sensibilità in questo campo è senz’altro cambiata e la riforma liturgica attuata dal Concilio Vaticano Secondo (1962 – 1965) le ha dato il suggello finale.

Ma anche Antonio Canova ci dà una spia di come ai suoi tempi la visione della liturgia fosse diversa rispetto all’oggi. Nei suoi scritti giovanili egli manifesta senza paura la sua profonda fede, ma – figlio del suo tempo – rivela anche la curiosità e l’apprezzamento per l’aspetto teatrale dei riti religiosi che allora si svolgevano.

La “Messa da requiem” sarà di nuovo eseguita in altri due luoghi emblematici, oltre a Possagno, della vita dell’artista: a Venezia in Santa Maria Gloriosa dei Frari sabato 23 luglio e a Roma nella Chiesa dei Santi Apostoli sabato 30 luglio.


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