Grazie, grazie, grazie per la splendida serata.
Ieri sera sono arrivato al “Comunale” reduce da una settimana emotivamente molto intensa, teso come una corda di violino…
Sono entrato in un crescendo di note via via più coinvolgenti fino all’adorata sonorità della celesta, che sempre mi porta ai primi suoni dell’infanzia.
Oggi verso in uno stato di grazia che conclama il potere taumaturgico della musica.
Credo che nessuna parola (tanto meno le mie) possa rappresentare l’emozione di un suono che, come ha ben sottolineato il giudice Nordio nella sua introduzione di ieri sera, non ha un corrispettivo nelle altre espressioni artistiche.
Talvolta mi sono trovato e ho visto persone totalmente rapite di fronte ad un quadro, ma solo la musica può indurti al pianto e ad una gioia immensa nello stesso istante.
…Che bello!
Grazie!
Diego Pattaro – spettatore