Sono state due settimane intense e ricche di emozioni. Ogni produzione di Santa Cecilia porta con sé qualcosa di particolare. Quest’ultima (forse per il programma, forse per Giovanni, forse per l’unità del gruppo che si sta via via consolidando) per me è stata speciale.
Erano anni che, causa adrenalina post- concerto, non riuscivo a dormire la notte seguente.
Dopo il concerto di Pieve di Soligo, mi son serviti un paio di giorni per riprendermi.
Schumann è stata una piacevole scoperta, mentre Mendelssohn… non erano le mie prime “Ebridi” ma, questa volta, hanno assunto un “sapore” particolare. Ho sempre detto (e chi mi conosce lo sa) che amo il concerto per violino di Tchaikovsky e che era il mio sogno poterlo accompagnare. Sono sicura che con un’altra orchestra (e con un altro interprete) non avrei provato le stesse emozioni. Forse mi capiterà di risuonarlo ma non sarà la stessa cosa. È stato un privilegio eseguirlo con Giovanni, eseguirlo sotto la direzione del M. Scarpis ma soprattutto eseguirlo con il Gruppo d’Archi Veneto.
Grazie di tutto.
Erica Scapin – violoncellista GdAV