Ti ringraziamo infinitamente, Fiorella, per averci reso partecipi di questo evento musicale
unico per la sede e per il capolavoro di Mozart.
Siamo stati per tutta la durata dell’esecuzione in religioso silenzio, colpiti dalla maestosità
e solennità che il coro e l’orchestra riuscivano ad infondere sull’uditorio.
Effettivamente è vero che il canto è una preghiera che conta due volte. Abbiamo avvertito
in noi sensazioni che vanno dalla solitudine al dolore, dalla riflessione sulla morte alla
speranza di redenzione. Ci siamo resi conto di trovarci davanti ad un’opera ispirata che
invita alla trascendenza.
Grazie a tutti voi, cara Fiorella, per averci fatto vivere queste emozioni.